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PRINT4ALL CONFERENCE TORNA L’11 LUGLIO PER RACCONTARE LA “STAMPA DI DOMANI”

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Digitale e personalizzazione riscrivono la storia del retail
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Lo store fisico resta un must, ma il cambiamento nelle abitudini d’acquisto ha imposto un ripensamento dei punti vendita tradizionali, che avrà inevitabili ripercussioni sul ruolo e le modalità di utilizzo del printing.

Tra le conseguenze più evidenti della pandemia sul settore dei consumi, c’è l’accelerazione di un processo di trasformazione digitale già avviato, anche se timidamente, negli ultimi anni. Questo cambiamento ha posto brand owner e retailer di fronte a una serie di nuove sfide inedite. Cresce la necessità di proporre allestimenti sostenibili, progettate in un’ottica di economia circolare. L’integrazione tra fisico e digitale resta un punto di forza, anche se l’emergenza ha reso necessario ridurre i tempi di permanenza all’interno dei negozi per tutelare la sicurezza degli operatori e dei clienti. Un’indagine condotta da Ipsos tra gennaio e febbraio 2021 rivela che solo il 22% (1 su 5) degli intervistati preferisce la modalità e-commerce; il resto degli intervistati si divide equamente tra chi preferisce lo store fisico e chi mette entrambe le esperienze sullo stesso piano.

 

Secondo l’ultimo report pubblicato da Smithers Pira, nel corso dell’emergenza, molti retailers hanno potenziato (e in alcuni casi aperto) i propri servizi e-commerce, investendo sull’ottimizzazione dell’assistenza clienti. I volumi dell'e-commerce sono aumentati del 40% rispetto al 2019. Ogni acquisto richiede ulteriori imballaggi ed etichette di consegna, rendendo necessario creare confezioni dedicate. Per i fornitori di servizi di stampa si tratta di un’opportunità non da poco, che consente di offrire opzioni ad alto valore aggiunto che, con l’uso del dato variabile, trasformano qualsiasi acquisto in un’esperienza personalizzata per l’utente. Aggiungendo il nome dell’acquirente, una volta effettuato l’ordine, infatti si incentiva la creazione di una connessione personale con il brand, andando a sopperire gli elementi di fidelizzazione tradizionalmente usati nello store fisico. Una tendenza complementare alla crescita dell’e-commerce riguarda il fatto che si imporrà una sempre maggiore aspettativa di tempi rapidi, con consegna entro 24 ore. Questo spingerà all’adozione di flussi di lavoro agili e di sistemi di stampa, finishing e logistica efficienti ed ottimizzati. Un’opzione per i punti vendita potrebbe essere quella di installare soluzioni di stampa e finitura all’interno del centro di distribuzione Lo spostamento della produzione in-house è un’opzione per retailer emergenti e store di piccole dimensioni, che possono beneficiare dell’esistenza di soluzioni di stampa dai costi sempre più competitivi. Un altro effetto della pandemia è stato spingere i consumatori a preferire i pagamenti contactless. Già in precedenza, l’introduzione di sistemi self-scanning e scan-and-go era stata apprezzata all’interno di tutte le principali catene di supermercati. Negli ultimi mesi, sempre più brand hanno deciso di sperimentare queste soluzioni per dare un miglior servizio al proprio cliente. Grazie all’integrazione delle mobile app con le loro soluzioni, gli addetti alle vendite sono in grado di fornire un servizio eccellente potendo accedere in modo veloce e senza difficoltà di scansione alle informazioni dei prodotti. Nonostante la necessità di integrare elementi digitali, il punto vendita rimane un luogo di incontro fisico, in cui la scelta dei supporti e delle tecnologie utilizzate per stamparli non può essere trascurata. La scelta di materiali innovativi diventa funzionale alla narrazione del marchio, grazie all’uso di supporti sostenibili, ma anche maxi schermi dove proiettare non solo prodotti ma anche video e immagini sensoriali.

 

In futuro, la sfida per i punti vendita tradizionali sarà integrare la digitalizzazione in maniera intelligente, pur continuando a porre l’accento sulle esperienze tangibili e sensoriali che la comunicazione stampata può assicurare.