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2020: la Flexo vede rosa
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Sono molti gli analisti che stanno studiando e fornendo previsioni per il mondo della stampa flessografica. I risultati possono differire tra di loro sui valori assoluti, ma esiste la convinzione da parte di tutti che il mercato afferente all’utilizzo delle tecnologie di stampa flessografica ha ed avrà, almeno per i prossimi tre anni, livelli di crescita costanti.

Il mercato globale delle macchine da stampa flessografiche è destinato a crescere di 219,24 milioni di dollari nel periodo 2019-2023, progredendo con un tasso annuo di crescita di oltre il 3% durante il periodo, per andare a servire un mercato di sbocco di oltre 160 miliardi di dollari (valore dell’intero comparto della flessografia – Fonti: Technavio e Smithers). Queste stime rosa valgono anche per il mercato delle etichette.

 

Etichette e tecnologie di stampa

In questo specifico segmento si stanno sempre più affacciando soluzioni di stampa digitali e ibride, ma la base di installato è ancora ridotta rispetto alle unità flessografiche in campo. Questo significa che una gran parte delle etichette sono ancora stampate con macchine tradizionali.

Al fenomeno contribuisce anche il ciclo di vita sufficientemente lungo delle macchine da stampa flessografiche e il fatto che la maggioranza dei lavori di stampa di etichette è ancora basato su tirature elevate perché indirizzate verso il retail market generico.

Tale posizione di rilievo avrebbe potuto rendere meno dinamica la ricerca di innovazione nei produttori di macchine, mentre invece proprio i produttori flexo si stanno dimostrando particolarmente attivi in innovazione e ricerca di nuove soluzioni.

 

Flessografia e innovazione

Il progredire di soluzioni di automazione e la logica Industry 4.0 sono concetti che si muovono trasversalmente su tutte le industrie, ma che stanno vedendo un momento di grande fermento anche nel printing e converting.

Ci sono stati enormi passi avanti in tutto, dalla preparazione dell'attrezzatura, alla configurazione automatizzata, alle regolazioni della stampa fino alla finitura. Questi accorgimenti di automatizzazione aiutano a risolvere il problema della carenza di competenze, che si evidenzia soprattutto nei mercati emergenti, ma consentono anche di ottimizzare le risorse.

Un ulteriore argomento di innovazione è quello inerente la gestione dell’asciugatura dei prodotti stampati. L'essiccazione è sempre stata un ostacolo nella stampa, soprattutto con supporti sensibili al calore. Il recente sviluppo della tecnologia di essiccazione UV a LED ha già iniziato a rivoluzionare la flessografia.

 

Sostenibilità, materiali e inchiostri

Si sta giocando su molteplici tavoli. Dalla ricerca di soluzioni per stampare su materiali più leggeri o diversi dai convenzionali, all’utilizzo di inchiostri con caratteristiche sempre più ecologiche. Il comparto degli inchiostri per flessografia sta infatti vivendo un momento di dinamicità e trasformazione. Gli inchiostri flessografici si sono evoluti nei passati quattro decenni da coloranti all'anilina, resine poliammidiche, inchiostri a base solvente e a base acquosa. Si prevede che il mercato degli inchiostri flessografici varrà in Europa oltre i 3,5 miliardi di dollari entro il 2024 (fonte: Graphical Research).

Grazie all'elevata durabilità e ai risultati superiori, i liquidi a base solvente troveranno applicazione su substrati di grandi dimensioni. Gli inchiostri a base acquosa avranno invece una quota importante nel mercato degli inchiostri per stampa flessografica grazie alla loro vasta gamma di applicazioni in vari materiali di imballaggio.